Imboccare la stradina accanto al ristorante Walserschild come indicato nella sezione “Partenza e arrivo”, dove si troverà un cartello segnavia. Il sentiero 4 per i primi metri è in comune al sentiero 3 per il bivacco Gastaldi e al sentiero 5 per il rifugio Gabiet.
Se si vogliono evitare i primi 600 metri di dislivello, si può sfruttare la cabinovia Stafal-Gabiet: arrivare a Stafal e prendere la cabinovia che sale verso destra per il Lago Gabiet (qui per informazioni su orari e tariffe).
Al lago Gabiet, risalire per un brevissimo tratto la strada sterrata fino ad arrivare al rifugio Adler’s Nest (ex Rifugio del Lys): seguire le indicazioni per il sentiero 6, visto che tra i molti segnavia del rifugio, il sentiero 4 non è indicato visto che non passa “ufficialmente” da qui.
Il segnavia all’Adler’s Nest
Continuare a salire in direzione dell’Albergo del Ponte (sito ufficiale): arrivati all’albergo, girare dietro il grosso pietrone che si trova sul fianco destro, e imboccare il sentiero che sale inizialmente verso destra.
Dall’Adler’s nest, guardando verso l’Albergo Del Ponte
In questa zona ci si potrebbe confondere, perché ci sono alcuni brevi sentieri che si intersecano vicendevolmente, ma è molto semplice non perdersi: se al bivio si trova un’indicazione dipinta sulle rocce o un segnavia tradizionale, seguire sempre la direzione verso i sentieri 6 o 4. Altrimenti scegliere la direzione che porta verso nord, ovvero in direzione della pista da sci invernale/dei piloni della cabinovia.
Poco dopo aver abbandonato l’Albergo Del Ponte, il sentiero sale per un discreto tratto “verso destra”: non bisogna preoccuparsi perché si incontra prerso un bivio con indicazione 4/6, che fa girare finalmente “verso sinistra”.
Il bivio poco dopo l’Albergo Del Ponte
Dopo esser passati in mezzo ad un gruppo di giganteschi pietroni, si troverà un piccolo laghetto: in questo punto c’è un cartello segnavia che, per la prima volta dal Gabiet, indica il sentiero 4. Il 4 attraversa il laghetto e sale lungo la sponda destra: non è comunque un problema se si rimane sulla sponda sinistra del laghetto, perché più in alto i sentieri 4 e 6 si uniscono comunque lungo la pista da sci.
Le indicazioni per il sentiero 4 nei pressi del laghetto
In ogni caso, non bisogna farsi troppi problemi: basta continuare a salire verso nord-est, paralleli alla pista da sci/ai piloni della cabinovia, stando sempre al margine destro della pista. Lo si vede bene da questa immagine prodotta grazie a Google Earth.
Il sentiero dopo l’Albergo Del Ponte
Si continua a salire sul sentiero poco marcato (visto che, data l’ampia strada sterrata a disposizione, tutti camminano dove credono sia più comodo). Dopo aver superato una casupola di pietra, arrivati a circa 2750m, si arriverà in corrispondenza di un valloncello che sale verso destra, alle spalle di un enorme masso. Ci sono delle frecce rosse poco evidenti a terra, ma dall’estate 2022 sull’enorme masso (raffigurato qui sotto) c’è un evidentissimo bollo giallo “4”.
L’imbocco del valloncello che porta al passo Zube, notare le frecce rosse per terra
E’ in questo punto che si abbandona l’ampio stradone e si taglia a destra, verso il valloncello che ci porterà al passo Zube. Dopo aver oltrepassato il masso, il sentiero si inerpica sul breve ma ripido gradino di valle dal terreno sdrucciolevole, che viene superato con marcate svolte.
Dal gradino che porta al passo Zube, guardando verso il vallone
Al di sopra del gradino la pendenza si addolcisce, e si continua a salire lungo lo stretto valloncello all’interno del quale, di botto, sembra di piombare in un altro pianeta, tanto è stridente l’improvvisa solitudine in confronto al frequentato pistone deturpato dai piloni della cabinovia che abbiamo appena abbandonato.
Salendo lungo il valloncello di Zube
Si contorna nel primo tratto un piccolo torrente: superando una serie di piccoli pianori e, spesso in estate, un piccolo nevaio, si arriva senza grosse difficoltà al passo Zube (2871m).
L’elaborato ometto al passo Zube
Proseguimento per il Corno Rosso / Rothòre
Dal passo Zube, il Corno Rosso è uno degli scogli rocciosi che si vedono a sinistra. Il sentiero all’inizio è abbastanza evanescente, bisogna cercare marcate tracce sul terreno, ometti e bolli colorati: è comunque “tutto a destra”, si mantiene abbastanza aderente alla cresta della montagna. La seguente immagine del sentiero, tratta da Google Earth, aiuta a rendersi conto della direzione che bisogna mantenere: