Chi ama camminare in montagna e, ahimé, non può più fare affidamento sull’apparentemente inesauribile serbatoio di energie donato dalla giovinezza, si sarà senz’altro reso conto che la fatica che si fa è sempre tanta: l’arrivo in vetta ripaga sempre di tutti gli sforzi, ma quanto sarebbe sarebbe bello se si riuscisse ad arrivarci faticando di meno?
Il punto è che a me non piace correre né andare in palestra, per cui per mantenere una sorta di allenamento non potevo far altro che andare in montagna il più frequentemente possibile!
Nel settembre del 2022 mi sono imbattuto per caso in un gruppo Facebook il cui nome mi ha incuriosito (Montagna non ti temo), ed ho scoperto esattamente ciò di cui avevo bisogno: un programma di allenamento focalizzato sull’aumento della resistenza alla fatica per chi cammina in montagna. Il programma si chiama “Resistenza verticale” e l’autrice è Susanna Testi, preparatrice atletica e grande appassionata di montagna.
Susanna Testi
Ho cominciato a seguire il suo programma, che consiste in una serie di esercizi quotidiani della durata di circa mezz’ora, alternati tra cardio e allenamento della muscolatura “core”. Purtroppo la stagione escursionistica si è chiusa quando ancora non avevo appena terminato il primo ciclo, ma già alle prime uscite sciistiche mi ero accorto che i muscoli erano decisamente più allenati: niente “dolori lancinanti” dopo la prima sciata della stagione, zero! La mattina dopo mi sono alzato dal letto senza credere di avere i muscoli lacerati, come immancabilimente mi capitava negli anni scorsi, il giorno dopo la prima giornata sciistica.
Ho proseguito con fiducia gli allenamenti, ed è stato alla ripresa della stagione escursionistica del 2023 che ho potuto apprezzare la grandezza del suo metodo. Ho incominciato a ripetere gli stessi sentieri percorsi l’anno prima, e mi accorgevo che ogni volta completavo il percorso molto più velocemente dell’anno precedente, e senza mai andare in affanno nemmeno una volta.
Qui sotto un esempio tra i tanti, che mostra il tempo in cui sono arrivato in vetta registrato dal mio orologio. A sinistra il tempo occorso per arrivare in vetta nel luglio 2023, 3 ore e 40. A destra quanto ci avevo messo l’anno precedente: giugno 2022, 5 ore e 20.
Comparazione dei tempi
Per me risultati del genere erano difficilmente immaginabili, tanto più se si considera il fatto che, grazie al metodo di Susanna, si impara a fare una cosa cui si fa fatica a credere, quando la si sente citare per la prima volta: si respira solamente con il naso. Sì, io oramai chiudo la bocca al primo passo e la riapro solamente quando arrivo alla fine del sentiero, incredibile ma vero.
Può sembrare una limitazione, e invece è un’arma fondamentale: grazie alla respirazione con il naso si riescono a dosare gli sforzi e a non andare mai in affanno! Si impara infatti ad usare e ad apprezzare gli oggetti sotto raffigurati, che aiutano tantissimo ad aumentare l’immissione di ossigeno.
I cerotti nasali, importantissimi
Il programma si segue interamente online: tutti gli esercizi sono disponibili in un’app che si può utilizzare in qualsiasi momento, Susanna segue assiduamente i partecipanti, controlla i risultati e suggerisce variazioni o modifiche, anche su richiesta. Chi è iscritto al corso può partecipare ai molti seminari live che spesso organizza invitando esperti di alimentazione, guide di montagna, medici sportivi, eccetera. Inoltre è molto brava nel “far gruppo”: i partecipanti che lo desiderano possono entrare in un grupppo Facebook dedicato al “corso corrente” dove si scambiano esperienze e risultati, in un clima amichevole e scanzonato che invoglia a tener duro e ad esser costanti negli allenamenti (e la costanza è forse la cosa più importante se si vogliono ottenere i risultati desiderati).
Il gruppo FB del corso dell’estate 2023