Rifugio Adler’s Nest (2365m), sentiero 7A
da Stafal al Rifugio Adler’s Nest, ex Rifugio del Lys
Il sentiero 7A parte da Stafal e arriva al rifugio Adler’s Nest (2365m, ex Rifugio del Lys, nome tuttora utilizzato come destinazione e partenza di questo e di alcuni altri sentieri nel Catasto dei Sentieri della Valle D’Aosta). È lungo 3338m e il dislivello totale positivo è di 539m.
Il tempo indicativo per la salita è di 1h40. Il sentiero è classificato di difficoltà E.
ATTENZIONE: questo sentiero è chiuso per lavori in corso fino a data da definirsi. Per raggiungere la zona dell’Adler’s nest senza ricorrere all’impianto di risalita da Stafal, prendere il sentiero 5B o il sentiero 6.
L’Adler’s Nest è il nome attuale del rifugio del Lys, costruito nel 1906 dal CAI di Gallarate (qui sono riportate maggiori informazioni, ed alcune foto che mostrano il rifugio agli inizi della sua storia). Si trova a due passi dall’arrivo della cabinovia Stafal-Gabiet, dal lago Gabiet e dagli altri rifugi/ristoranti presenti in zona: il Bar Ristoro Gabiet See, il Rifugio Gabiet (è possibile pernottare) e l’Albergo Del Ponte (è possibile pernottare). Se ci si vuole spingere oltre, seguendo il sentiero 6B in un’ora circa di cammino si arriva ad un altro rifugio con possibilità di pernottamento, l’Orestes Hutte (cucina esclusivamente vegana).
L’Adler’s Nest è punto di partenza per i molti sentieri che raggiungono le varie mete di questo versante: tra le principali, l’Alta Luce (sentiero 7c), il Lago Blu e Punta Telcio (sentiero 7B) , il Rifugio Città di Mantova e la Capanna Gnifetti (sentiero 6A), il Passo Zube e il Rothore/Corno Rosso (sentiero 4), il Col d’Olen e il Passo dei Salati (sentiero 6).
Essendo così vicino all’arrivo della cabinovia, in pochi decidono di salirvi tramite il sentiero 7A, che parte da Stafal e risale tutto il vallone di Moos, a pochissima distanza dal percorso della cabinovia.
Anch’io non ho mai percorso questo sentiero in salita, se non una volta nel febbraio 2021, durante il lockdown per il Covid: in realtà, essendo completamente innevato, non ho seguito tutto il sentiero ma per i due terzi finali ho semplicemente risalito la pista da sci Moos.
L’ho invece percorso in discesa varie volte, il che mi consente di dare qui un paio di indicazioni di massima. Senz’altro ho notato che è un sentiero senza la minima difficoltà tecnica, per i primi due terzi molto dolce e poi piuttosto ripido nell’ultimo terzo, molto ben tracciato almeno nella seconda metà (dal punto in cui si abbandona la pista Moos in poi). Non ho mai percorso il tratto iniziale, perché sono sempre rimasto senza mai abbandonarla sulla strada sterrata della pista Moos che vi corre praticamente parallela. Mi riprometto di percorrerlo almeno una volta in salita al più presto, in modo da poter aggiornare questa pagina con foto ed informazioni più dettagliate.